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giovedì 17 agosto 2023

Ⅲ ~ 18 agosto 2023 ~

  18 AGOSTO 2023 

Ah, il ristoro... più dolce del miele e più prezioso dell'oro.

— Gli ozi di Capua 

Io non credo, bensì so; e tutto ciò che non so si presenta a me, affinché io lo conosca e sappia.

The rusted chains of prison moons...are shattered by the sun...I walk a road horizons change...The tournament's begun...The purple piper plays his tune...The choir softly sing...Three lullabies in an ancient tongue...

Nessuno toglierà mai l'immortalità a quell'immenso magnum opus di album, probabilmente il punto massimo della storia del Progressive Rock. Per me vale il 10 pieno, ed è una delle rare eccezioni che lo meritano; poesia, epicità, sublimità, originalità, creatività e solennità che si uniscono in un unico albo di livello eccelso. Ecco perché amo il Progressive ed è il mio genere musicale preferito. I dischi Progressive superbi come quello non possono fare altro che farmi amare tale genere.

~  E P I T Λ P H  

Come ogni anno, da ormai quasi dieci anni (sin dal 2014), ho scelto una canzone che rappresenta l'anno che ho vissuto e lo riassume; quella del mio 2023 è For the Love of Life di David Sylvian, un brano unico e toccante.

“And slowly you come to realize...
It's all as it should be...
You can only do so much...”

“E lentamente te ne accorgi...
È tutto come dovrebbe essere...
Puoi fare solo così tanto...”


So true...
Chissà quale sarà quella del 2024, come canzone finale della serie di dieci. Il tempo me lo dirà.

E il cucciolo nasce, conosce il mondo, il dolore... Cresce, fa le sue esperienze, si fortifica e matura, fino a diventare aquila, non leone... Fino a volare per conto suo e a lasciare il mondo... lontano, fino a dove persino la mente non può immaginarne il colore.

Certo che avere l'accoppiata acufene e fosfene ad un occhio è pura rarità.
Avrei tanto voluto nascere con i capelli color verde smeraldo, il mio colore preferito. Penso che più avanti me li tingerò in modo permanente di quel colore, quando riprenderò la mia musica e farò di nuovo il chitarrista e il compositore.
Mai tatuaggi, mai alcolici, mai fumo e mai droghe, però molta musica ed emozione (i colori della vita), sempre.

Ormai sono passati anni da quando ho deciso di non mangiare più la carne; non la mangerò mai più, poiché questa è stata una mia decisione importante e non tornerò più indietro.
Negli anni sto cercando di mangiare meno pesce possibile — mangiandolo solo due o tre volte all'anno — e facendo la stessa cosa anche con le uova (la puzza delle uova sui piatti e sulle posate mi fa schifo e non la sopporto), anche se non so se smetterò definitivamente di mangiare tali cibi. Vedrò cosa mi dirà la mind.
Verdure, legumi, frutta, funghi, pasta, pane, pizza, tanta acqua, tè verde, succhi e spremute di frutta e delle volte vino rosso e birra.
Ricordo che per un anno e mezzo mi sfidai e rinunciai a mangiare la pizza, come mia sfida personale. È stata dura (soprattutto i primi mesi), però ce l'ho fatta.
Amo sfidarmi, rinunciare a qualcosa che amo o che mi piace e vincere. È una delle cose che ho scoperto nella vita e che mi hanno fortificato nel tempo, sia nella mente che nel corpo.

E ora... cammello! Ah, ti piacerà... È farcito con ogni ben di dèi!

😂 Ah, ah, ah! — Ah, ah, ah! 😂

Le zanzare non mi pungono; evidentemente non avrò il sangue dolce ma amaro come quello di un serpente. Forse è merito del mio gruppo sanguigno raro. Noice, così almeno evito la rottura di zebedei delle punture di zanzara e del prurito che provocano.
Ricordo che da bambino delle volte le zanzare mi punsero; più avanti, crescendo, non lo hanno più fatto. Meglio così.

Variegato è meglio che trito e ritrito; bisogna osare e non nascondersi dietro un dito; ricco, mai moderato.

La coscienza e la morale sono le grandi differenze che contraddistinguono l'uomo dall'animale.
Morta e cancellata l'idea della morale, tutto diventa lecito, perfino i più grandi crimini ed abomini che una mente umana possa concepire; dopotutto, la morale ed il Cristianesimo sono delle grandi e scomode verità che in molti durante i secoli hanno provato a combattere e a zittire, tuttavia senza alcun successo e con un unico risultato: fallire.

~ Post equitem sedet atra cura 

Ecco una bella rarità che trovai circa cinque anni fa sul web (delle volte l'ascolto molto volentieri), dato che ricerco sempre le cosiddette outtakes (cioè i brani scartati dagli album), le demo e le rarità provenienti dalle sessioni di registrazione dei miei artisti e gruppi preferiti (dei Led Zeppelin e dei Pink Floyd ho tutto, giga e giga di roba e rarità provenienti dalle loro sessioni di registrazione negli anni):

Si tratta di un bootleg del 1981 proveniente delle sessioni di registrazione del primo album solista di Robert Plant, Pictures at Eleven (1982), album di alto livello e a mio parere migliore di In Through the Out Door dei Led Zeppelin (1979).
Questo è il mio brano preferito tra quelli scartati nel bootleg (io lo chiamo Silver Hawk; è molto bella anche la versione precedente di questo pezzo presente nel bootleg, più melodica e suonata solo con la chitarra): https://www.youtube.com/watch?v=nXZ-rm9d1HY
A mio parere è un peccato che questa bella traccia strumentale non venne ampliata, raffinata e terminata per il primo album solista di Plant. Ora, se io fossi un ladro di musica, potrei riprenderla — anche solo in parte, per esempio rubando il riff  e utilizzarla per un mio pezzo Rock, spacciandola poi per mia (tanto nessuno se ne accorgerebbe), cosa che non farò mai.
È bellissima la versione embrionale di Far Post; mi ricorda lo stile musicale dei Dire Straits, grande band. Peccato per la qualità dell'audio.
Il grande batterista Cozy Powell nel 1981 suonò con Robert Plant per il suo primo album solista (secondo me, quello fu un periodo duro per lui, come nel 1977, quando morì suo figlio Karac), pure Phil Collins e si sente nell'album. Un'altra traccia dell'album che mi è sempre piaciuta particolarmente è Pledge Pin, stupenda — per non parlare della batteria nel pezzo, suonata da Phil Collins. https://www.youtube.com/watch?v=zKYvHeV0iZk

È molto bello trovare delle gemme rare mai pubblicate negli album e poterle ascoltare — un esempio che mi viene in mente è Swan Song dei Led Zeppelin, un brano scartato che sarebbe potuto essere uno dei loro massimi capolavori, proveniente dalle sessioni di registrazione di Physical Graffiti e registrato nel 1974; venne ripreso più avanti da Jimmy Page per la sua band degli anni '80, i Firm, e pubblicato con il nome di Midnight Moonlight, il loro capolavoroQuesto è uno dei miei hobby e l'ho fatto per anni ed anni — sin dal lontano 2010.
Ricordo sempre tutta la musica che trovo (canzone per canzone), che ascolto e che ho salvato sui miei hard disk.

~  S T .  T R I S T Λ N ' S  S W O R D  ~

Spero che un giorno venga pubblicato un cofanetto di tutte le rarità scartate e mai pubblicate sia dei Pink Floyd che dei Led Zeppelin. Sono sicuro che varie demo di brani mai ascoltati e provenienti dalle loro sessioni di registrazione negli anni non siano mai state pubblicate. Brani come 10 Ribs & All / Carrot Pod... e St. Tristan's Sword me lo hanno confermato. Sono dunque sicuro che ci sia altra roba rara da pubblicare che attende negli archivi.
Mi piacerebbe molto poter ascoltare la versione completa di ore delle sessioni di registrazione dei L.Z. al castello di Clearwell, nel 1978 — mi sembra tenutesi a maggio, sempre se non ricordo male.

~ Fire (Say You're Gonna Leave Me) 

Fin da bambino mi sono sempre scontrato con una barriera invalicabile nel pensiero: il non poter immaginare un quarto colore primario e un nuovo elemento oltre al fuoco, all'acqua, al ghiaccio e agli altri, oltre al non poterlo trovare da nessuna parte. Su questa cosa ci ho sempre riflettuto sin da quando ho memoria, avendo sempre pensato e osservato tutto ciò che mi circonda durante la mia vita, ponendomi delle domande su tutto, volendo indagare e capire. Purtroppo non ci sono mai riuscito perché è impossibile per quanto uno ci pensi, cerchi di andare oltre e di trovare un modo — ricordo che una volta, anni fa, ci pensai così tanto e mi spremetti le meningi che mi venne il mal di testa. Ricordo che lo chiesi a varie persone, tuttavia mai nessuno riuscì a rispondermi, a parte mio padre (un uomo molto colto e informato, anche se ateo e delle volte pure iracondo e sboccato... chissà chi mi ricorda 😅): mi disse che noi non potevamo immaginare quelle cose né trovarle nella vita; questo perché dovevano andare in un nuovo esistente, uno oltre al nostro; quando saremmo riusciti a trovarne un altro e a raggiungerlo (una nuova esistenza oltre alla nostra), allora avremmo trovato ciò che io cercavo e quelle barriere sarebbero state valicate. Ovviamente io allora  a circa sette anni  non potevo capire cosa lui mi disse e mi spiegò (però me lo ricordo molto bene, come immagine di tale ricordo nella mente), nonostante il senso ed il concetto alla base della mia richiesta lo comprendessi bene — il voler vedere un qualcosa che non potevo trovare da nessuna parte e che volevo esistesse, anche solo per poterlo osservare almeno una volta. Mi domandavo tra me e me: perché se esistono tre colori primari insieme al bianco e al nero alla base di tutti gli altri, allora non ne esistono degli altri, non si possono trovare né immaginare? Perché non possiamo trovare né immaginare un qualcosa di nuovo come elemento oltre al classico fuoco e all'acqua?
Con il tempo capii cosa mi disse mio padre. Lui fu l'unico a rispondermi in modo sensato ed intelligente e fu anche l'unico tra le persone che conoscevo ad aversi posto almeno una volta nella sua vita tale quesito. E qui aggiungo: che tristezza la maggior parte delle persone, dato che non pensano e non cercano di andare oltre, rimanendo sempre nel seminato.
Passarono gli anni — anche se allora ero ancora ateo  e tutto questo non fece altro che confermarmi il fatto che nell'esistenza esistono dei limiti invalicabili  persino nel pensiero — oltre ai quali non si può andare oltre in nessun modo. E allora perché esistono? Semplicemente perché qualcuno li ha posti. E chi sarebbe questo qualcuno? Colui che ha creato ogni cosa, Dio — solo che lo rifiutavo e cercavo di trovare un'altra risposta a questo, magari con il caso; anche se il caso non né decidere né stabilire nulla. Poiché se esiste un muro, allora significa che qualcuno lo ha posto, come sua decisione e azione. È un po' come nei videogiochi, dove ci sono delle barriere e dei limiti che non puoi superare all'interno del mondo di gioco. Da chi sono state poste queste barriere invisibili che non si possono superare? Dagli sviluppatori, cioè i creatori del videogioco. Questo concetto può essere riportato ovunque nella vita. Eh, ma no... non le hanno poste gli sviluppatori, perché non esiste il creatore ed io mi rifiuterei di accettarlo; semplicemente, queste barriere di cui parli si sono poste da sole, per caso, direbbe l'ateo, oppure un cyborg creato dall'uomo e lasciato a vivere da solo come macchina nel mondo (non vedendo mai un essere umano ma solo gli animali), pensando che non esista alcun creatore e poi un giorno dovendosi scontrare con questa dura realtà (per lui), incontrando un uomo in carne ed ossa che si presenti davanti a tale macchina creata e ci parli, dicendogli la verità.
Ovviamente su questo argomento potrei scrivere un libro intero e forse non basterebbe nemmeno un'intera vita per parlarne in modo dettagliato.
Mi immagino una macchina creata dall'uomo e lasciata a vivere da sola in un mondo chiuso e limitato, dove essa non può andare oltre. Che cosa penserebbe questa macchina? Cosa proverebbe? Si domanderebbe da dove viene e perché esiste, oppure vivrebbe senza pensarci, fino a quando un giorno non si spegnerebbe o si romperebbe in modo irreparabile? Vorrebbe immaginare e trovare altro oltre a ciò che vede ogni giorno in quella sua vita limitata? Che cosa direbbe se un giorno incontrasse un uomo e verrebbe a sapere che è stata creata dalla sua specie? Lo rifiuterebbe? Avrebbe paura dell'uomo? Non capirebbe oppure si rifiuterebbe di capire, perché gli crollerebbe il mondo addosso e la realtà nella quale ha sempre vissuto? Vorrebbe ucciderlo? Vorrebbe maledirlo? O magari vorrebbe accettarlo? Io lo accetterei e gli andrei in contro, dato che amo la verità e voglio sapere; vorrei conoscerlo e parlarci, instaurando con lui un legame. Qualunque sia la verità, io l'accetterei e vorrei trovarla per sapere; e se mai qualcuno tentasse di nascondermela, lo combatterei in ogni modo; farei la stessa cosa con chiunque andasse contro al creatore, poiché non sarei mai un ingrato e non combatterei mai chi mi ha creato.
È la creatura che si pone delle domande, che vuole capire e vuole finalmente sapere. Dio, dimmi di più...

Alla fine, io so solo questo: è bellissimo pensare — è una delle cose più belle che esistano, forse la più bella per me, oltre all'emozione  e non smetterò mai di farlo, esattamente come indagare, voler capire ed osservare tutto ciò che mi circonda, dalla cosa più piccola ed invisibile a quella più grande ed imponente; il tutto scorrerà sempre come un fiume, senza mai alcuna tregua, dal profondo del mio animo sino agli infiniti meandri della mia mente.

Il mondo conoscerà Dio e la verità sarà annunziata in ogni dove, in modo che nessuno possa dire di non aver visto Colui che l'esistenza crea e muove.
Tutto il resto è aria e polvere.


P Λ T H O Σ

© Kasus Pathos, 2023.
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