Ⅴ ~ 20 AGOSTO 2023 ~
Abbiamo tutti una data di scadenza; spetta a noi decidere come vivere al meglio la nostra esistenza.
Del resto, “possiamo soltanto decidere cosa fare con il tempo che ci viene concesso”.
~ M Λ Y I T B Ǝ ~
Bisogna scrivere il proprio racconto della vita andando sempre avanti, cercando — per quanto sia possibile farlo — di non avere mai affanni né rimpianti e di apprezzarlo nei propri solenni ed unici istanti.
There is no going back...
I can't stop feeling now...
I am not the same, I'm growing up again...
I am not the same...
I'm growing up again...
There's no going back I can't stop feeling now...
Feeling now...
I can't stop feeling now...
I am not the same, I'm growing up again...
I am not the same...
I'm growing up again...
There's no going back I can't stop feeling now...
Feeling now...
Il respiro e la postura sono essenziali in ogni cosa; Miyamoto Musashi — 宮本 武蔵 — aveva compreso bene questo e lo aveva fatto suo, dato che era invincibile in duello e nessuno poteva eguagliare la sua posa, elegante e sublime come una rosa.
Appena avrò voglia, dovrò operare un po' di restyling a questo mio nuovo blog (mi fa ridere come parola, soprattutto se scritta in corsivo), visto che possiede ancora la skin di default; preferisco di gran lunga la Jaguar — la mia marca preferita d'auto — alla Renault.
Novak Djokovic è una belva affamata e ancora in piena forma a 36 anni: è tenace, vorace e sagace... ma soprattutto, audace. Una cosa che mi piace — e che mi fa anche un po' ridere — di lui è che quando colpisce la pallina, delle volte esclama: «Woah-eh!» e «Ah-eh!».
— Λ V D Λ X —
La mia marca sportiva preferita è stata quasi sempre l'Adidas — mi piacciono anche i marchi Puma e Lacoste. La marca Nike — la più famosa al mondo — la considero sopravvalutata e passata, più per la massa ammaestrata.
La moda non mi è mai interessata; preferisco crearmi la mia, con un mio stile personale, piuttosto che seguire ciò che è in voga nel sociale, che arriva e passa sempre di volata.
Ciò che ha poco valore è destinato a passare; ciò che realmente lo ha è destinato a restare.
The Callisto Tanzi Protocol — Crac Parmalat DLC
20 years ago... and nowadays.
«Anche gli ometti si vuole mangiare? Ma cos'è lei, un cannibale?»
Ah, ah, ah! — Ah, ah, ah! — Ah, ah, ah!
~ T H E T H U N D E R T H I Ǝ F ~
«Se hai bisogno...»
Mo' me lo segno...
Vorrei avere una Jaguar E-Type verde del 1962 — è la mia auto preferita in assoluto, la perfezione fatta auto; ho anche il modellino in scala 1:18 a casa — per poterla guidare in una bella giornata e ascoltare a tutto volume Writes of Winter mentre guido. Sarebbe una cosa stupenda da fare almeno una volta. Il vento tra i capelli, l'odore di benzina nell'aria, le curve che seguono le melodie di chitarra... poesia.
Restando in tema automobili, oggigiorno stiamo assistendo alla diffusione delle automobili elettriche... Per me sono come mangiare un cono gelato vuoto o come suonare una chitarra elettrica senza l'amplificatore. Preferisco la bicicletta da corsa, che mi mantiene in forma e mi dà più calorie.
Uno degli album più orrendi ed inutili che io abbia mai ascoltato in vita mia è certamente Squeeze dei falsi Velvet Underground (1973), un disco imbarazzante — a cominciare dalla copertina e dal doppio senso grosso quanto un grattacielo che vi è raffigurato sopra, proprio come il titolo di tale fatica in studio — e un'offesa sia al nome Velvet Underground che alla vera band. Personalmente, io mi vergognerei ad averlo nella mia discografia e pagherei per fare in modo che scompaia sia da ogni negozio che dal web, dato che è imbarazzante. Si tratta indubbiamente di una delle più grandi schifezze della storia del Rock — che, tuttavia, in confronto alla maggior parte del pattume di musica che c'è in giro oggi, con mio grande sgomento, è sicuramente oro, per capire quanto siamo messi male.
Praticamente, questi finti Velvet Underground — made in China del 1973 — erano un duo composto da Doug Yule dei V.U. originali — il solo ed unico membro — come autore, cantante e chitarrista di tutti i brani e Ian Paice dei Deep Purple alla batteria, con l'aggiunta di alcuni cori femminili e di un sassofonista.
Posso dire però che in tutta questa faccenda c'è una cosa che mi dispiace, visto che, a mio parere, nell'album c'è un gran pezzo, dolce e melodico che non avrebbe sfigurato per niente in uno degli album precedenti dei Velvet Underground. Mi riferisco a Friends (che delle volte riascolto con piacere), l'unico brano di valore in mezzo ad un cumulo d'immondizia che sembra la brutta copia di una versione dei Beach Boys degli anni '80 o un album solista da due lire di Ringo Starr, con dei pezzi di bassa lega come Caroline e altri tragicomici che evito di elencare. Magari tutto il disco fosse stato del livello di Friends... magari... E invece... no comment, come nel caso di Louise — l'ultima perla presente nell'albo — che è da colica intestinale... veramente. Forse Crash sarebbe stata carina in versione strumentale come brano da saloon del vecchio West.
Comunque, volendo essere generosi e meno duri, infine, Little Jack — la prima traccia dell'albo — è carina e rockeggiante, anche se mi sembra una brutta copia di Sympathy for the Devil dei Rolling Stones — aggiungo: che non mi sono mai piaciuti come gruppo. Insomma, più di 3 non gli si può dare come voto. Io dico 3-. Mi era tornato in mente come disco e ne ho voluto parlare.
Delle volte mi è capitato di ascoltare degli album scadenti e che sarebbe stato meglio non scoprire. E invece, la curiosità a volte...
Sarà interessante vedere se nella nuova serie TV di Star Wars su Ahsoka (2023) ci saranno delle scene con Anakin (sicuramente, al 100%), magari dei flashback. Io la guarderò solo per quello e soltanto le puntate in cui ci sarà lui — spero pure Luke, almeno in una scena. Tutto il resto non mi interessa. Le fetecchie dei personaggi filler mai visti nei sei film della saga non mi aggradano, né le loro scaramucce.
La serie TV su Obi-Wan Kenobi (2022) mi è piaciuta — il duello finale tra lui e Darth Vader è stupendo, ed è ciò che avrei voluto vedere sin da ragazzino, immaginando un loro incontro prima di Episodio IV, con Obi-Wan più giovane e Vader nel pieno della potenza. Certo, la serie si poteva fare meglio. Comunque, meglio di nulla...
Beato Enoch che fu puro e piacque così tanto a Dio che lo prese in cielo.
Il mondo in sé sarebbe — ed è — un posto bellissimo e un capolavoro (piante, animali, luoghi); il problema sono gli uomini e le loro azioni sconsiderate, folli e distruttive.
Non si può vivere in un mondo sotto al continuo ricatto di un annientamento totale dovuto alle armi nucleari, oltre ad altre porcherie e crimini che sono in atto. Ecco di cosa è capace l'uomo. Io spero che tali armi non vengano mai utilizzate e che restino a prendere polvere e a marcire nei depositi o dove si trovano, anche se andrà come dovrà andare. È inevitabile...
“Ah... I can see it... as clear as day...”
E in fondo e da un lato, tutto ciò sarebbe un capolavoro. La tragedia e lo spettacolo che permeano la vita.
Sì, è inevitabile.
~ T H E F O G G Ǝ T S T O Y O U ~
“Now I am become Death, the destroyer of worlds.”
“O, Death. Become my blade... once more.”
È arrivato il momento di tirare le somme e di riflettere; solo il puro pensiero e niente più parole né lettere.
— Raccogli il frutto, ma custodisci il seme —
Per ora, addio.
~ P Λ T H O Σ ~
© Kasus Pathos, 2023.
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