Ⅸ ~ 26 AGOSTO 2023 ~
La vita è una continua partita a scacchi: bisogna sempre trovare la mossa giusta per tardarne l'inevitabile scacco matto, la morte.
La vita ci ha dato il suo inevitabile scacco matto fin dal giorno in cui abbiamo iniziato la sua preziosa ed unica partita. Dunque spetta a noi, alle nostre capacità e alle nostre scelte fare in modo di rendere tale partita più bella e prolungata possibile.
Per cosa combattiamo? Per cosa andiamo avanti nella vita? La risposta è una sola e personale per ognuno di noi.
Gloria ad Arminio, il quale annientò Publio Quintilio Varo e le sue legioni nella battaglia della foresta di Teutoburgo (in Germania), combattuta nell'anno 9 dopo Cristo. Quella fu una delle sconfitte più grandi e disastrose nella storia dell'impero romano: più di 15.000 uomini vennero uccisi e massacrati dalle tribù dei Germani comandate dal prode Arminio. Io avrei fatto la stessa cosa, tradendo Varo e conducendolo insieme ai suoi soldati alla morte, difendendo il mio popolo che veniva ucciso, depredato e schiavizzato dal potere di Roma.
Bisogna sempre ribellarsi a chi ci opprime e poi schiacciarlo senza pietà, diventando più furbi, astuti e crudeli di lui.
Eterna ribellione verso gli uomini; eterna gratitudine e fedeltà a Dio.
“Varo, rendimi le miei legioni!” — l'imperatore Ottaviano Augusto, dopo la disfatta di Varo a Teutoburgo, 9 d.C.
La Germania non venne mai conquistata del tutto dall'impero romano e fu una di quelle grandi nazioni dell'antichità che resistettero alla sua potenza, esattamente come la Sarmazia, la Scizia (cioè la zona del mondo antico che comprendeva la Russia meridionale, il Kazakistan ed altre nazioni), l'Hibernia — l'Irlanda, che non venne mai conquistata, esattamente come la parte più a Nord della Britannia, dove vivevano i Pitti— ed altre.
Dopo il grande Traiano — a mio parere il più grande imperatore romano della storia insieme ad Augusto — tutti gli imperatori romani successivi — in alcuni casi davvero incapaci ed anche folli — non furono in grado di eguagliarlo. Dunque ci fu un lento periodo di stallo con più bassi che alti, che poi si sarebbe progressivamente trasformato in un vero e proprio declino dell'impero romano d'Occidente.
L'ultimo grande romano che riuscì a tardare la fine di Roma fu il brillante ed astuto generale Flavio Ezio, il quale sconfisse Attila nella battaglia dei Campi Catalaunici, combattuta nel 451 d.C. — pochi anni prima della caduta dell'impero, avvenuta nell'anno 476 dopo Cristo.
Gloria al Cristianesimo che fu una delle principali cause della fine dell'impero romano d'Occidente, il cancro del mondo antico che opprimeva, schiavizzava e sterminava i popoli. Gloria ai grandi e agli eroi come Annibale Barca, i quali sconfissero Roma durante la storia del suo impero.
Il Regno di Dio, al contrario di tutti gli altri regni ed imperi della storia, non cesserà mai di esistere e sarà eterno.
“Come fai a raccogliere le fila di una vecchia vita? Come fai ad andare avanti, quando nel tuo cuore cominci a capire... che non si torna indietro? Ci sono cose che il tempo non può accomodare... Ferite talmente profonde che lasciano un segno.”
— I N T Ǝ R M I S S I O N Ⅱ —
Tago Mago (1971) dei Can è una delle più grandi opere Progressive Rock della storia, un altro capolavoro degli anni '70. Fu un piacere scoprirlo e delle volte riascoltarlo.
Per me il grande e sensibile Bob Ross è stato il Tim Buckley della pittura e amo le sue opere, oltre al suo stile, alla sua calma e alla sua infinita passione per la pittura che traspariva da ogni pennellata e da ogni piccolo punto che imprimeva con delicatezza e maestria sulla tela. È stato un grande piacere scoprire il suo canale, dove sono stati caricati tutti gli episodi del suo superbo programma televisivo intitolato The Joy of Painting (1983—1994), per me uno dei migliori programmi mai trasmessi.
“There are no mistakes, only happy accidents.” — Bob Ross
La vera e pura arte, quella unica ed irripetibile che si può ritrovare in persone davvero uniche come lui.
Una delle cose che negli anni ho amato immaginare è l'unione tra la musica di Tim Buckley e l'arte di Bob Ross, precisamente immaginando un episodio del programma di Bob, con lui che dipingeva con accanto Tim — ancora in vita — e la sua band che suonavano qualche pezzo onirico del suo capolavoro Happy Sad (1969). Unire due giganti e geni moderni della pittura della musica. Spettacolo e meraviglia pura, purtroppo irrealizzabile...
Riposa in pace, Bob. Dio ti benedica e ti faccia vivere per sempre, continuando a dipingere nella vita eterna. Di sicuro il cielo non può che deliziarsi con le tue opere e la tua pregevole e gentile arte, esattamente come per la musica del grande Tim.
God bless and see you soon.
La Gerusalemme liberata di Torquato Tasso è uno dei più grandi poemi eroici della storia dell'umanità.
Rimando sempre la realizzazione della nuova skin per il mio blog — ce l'ho in testa e so come farla. Mea culpa. Avevo già iniziato a fare il banner e in questi giorni lo ultimerò, insieme a tutto il resto. Devo anche riordinare la sezione nella home e aggiungere qualcosa.
Voglio rendere questo mio spazio personale più bello nell'aspetto secondo il mio stile.
Varie persone e amici che conosco in passato mi dissero che sono un genio e una persona molto creativa ed intelligente. Io penso di essere raro, a parte rispetto a molti altri e con doti mie e personali (soprattutto nel pensare e nel trovare diverse vie e modi di fare, andando oltre il seminato); soprattutto, penso di essere molto sensibile (anche questo mi venne detto da varie persone), aperto verso ciò che mi circonda e portato a ricercare ciò è raro, emoziona e ed è di valore nella vita. I geni sono altri — sia esistiti che ancora in vita — ed io non ho vissuto nemmeno tanto, né ho ancora mostrato tutte le mie qualità per poter essere chiamato in tale modo.
Il mondo del modellismo è stupendo. Fin da bambino mi sono sempre piaciuti i modellini delle automobili, soprattutto quelli che si montano. Ricordo che uno dei primi che mi furono regalati fu un modellino di una Jaguar E-Type verde in scala 1:18. Eccolo qui, proprio lo stesso identico che possiedo io: https://www.ebay.it/itm/404335931182
Un capolavoro di design e la mia automobile preferita, per me da 9 oggettivo come voto... un vero pezzo di storia. Magari ne avessi una originale del 1961.
Ricordo che circa un anno fa, su YouTube, trovai un canale di un fenomeno giapponese che montava i modellini delle auto e ne migliorava addirittura i singoli pezzi, aggiungendoci ancora più dettagli: sembravano veri. Purtroppo non mi ricordo il nome del bel canale, visto che era scritto con le lettere giapponesi. Sbagliai, perché dovevo salvarmi il link. Non sono più riuscito a trovarlo ed è un peccato, visto che i suoi video erano stupendi e mi facevano venire voglia di farlo anche a me: registrava tutto il procedimento del montaggio delle automobili in scala senza musica e in silenzio, con calma e in pace. Era bello guardarli.
I nuovi videogiochi ai quali non vedo l'ora di giocare sono Starfield (2023, a mio parere sarà proprio il magnum opus di quest'anno e forse dell'ultimo decennio), S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chornobyl (rinviato al 2024), The Elder Scrolls VI: Hammerfell (? — Non si conosce ancora l'ambientazione del sesto capitolo.) (2026/2027?), Fallout 5 (2030/2031?), Dragon Ball Z: Budokai Tenkaichi 4 (2024?) e infine Rome Total War 3 (?) — anche se probabilmente non verrà mai sviluppato, il che è un vero peccato.
Un gioco uscito che mi interessa e al quale probabilmente giocherò è Atomic Heart (2023). Più avanti, se mi andrà, ci giocherò di sicuro, dato che mi pare ottimo, impegnativo e curato graficamente. Noice.
Un altro videogame che mi intriga parecchio è Armored Core VI: Fires of Rubicon (2023, uscito proprio ora), sviluppato da FromSoftware, anche il nuovo Lords of the Fallen (2023).
Indubbiamente questo 2023 è stato uno dei più grandi anni nella storia dei videogiochi, ricco di grandi giochi e pure di capolavori.
Uno dei videogiochi più difficili ai quali ho giocato in vita mia è indubbiamente Sekiro: Shadows Die Twice (2019), il capolavoro di FromSoftware. Per quanto mi riguarda è uno dei videogame più difficili della storia ed il migliore di sempre per quanto concerne il combat system, che descriverei così: profondo, variegato, dinamico, fluido, frenetico, spietato e punitivo. Ricordo che mi piacque così tanto e ci giocai a tal punto che lo finii senza essere colpito, assimilando il sistema di combattimento. La chiave del gioco è deflettere ogni colpo e tenere bassa la propria barra della postura (che nel dettaglio si riempie quando si para male un fendente nemico oppure si viene colpiti), cercando di trovare un equilibrio perfetto tra deflettere ed attaccare, riempiendo la barra nemica e finendolo.
Uno dei miei boss preferiti dei videogiochi è proprio Isshin Ashina (葦名一心) di Sekiro, un capolavoro di boss, soprattutto la sua versione potenziata e chiamata “Isshin Interiore”. Ricordo che la sua boss fight la rigiocai decine e decine di volte. La prima volta fu molto difficile, mentre dopo varie volte che lo affrontai, diventò semplice come boss e non riusciva nemmeno più a sfiorarmi.
I giapponesi e la loro grande creatività...
La mia colonna preferita in assoluto dei videogiochi è quella di T.E.S. V: Skyrim (2011), che in alcuni punti considero da Oscar e addirittura fin troppo pregevole ed eccelsa per un videogioco — quasi sprecata.
~ W I N D G U I D Ǝ Y O U ~
Devo finire un paio di video musicali in 4K e realizzarne vari di cui ho le idee in testa: alcuni sono dei vecchi video musicali che feci in passato e che devo migliorare in 4K (e in alcuni casi ampliare); tutti gli altri, invece, sono quelli nuovi che devo realizzare e poi caricare. Se avrò voglia, voglio arrivare piano piano a cento video musicali in 4K.
Il tempo me lo dirà; nel frattempo, l'editing sempre con passione ed emozione continuerà.
L'acqua frizzante la bevo delle volte, tuttavia non spesso. Preferisco l'acqua naturale, che mi dà più calorie e non gonfia la pancia, al contrario delle bevande gassate — le bevo poche volte, come per esempio l'aranciata o la limonata.
Roba come la Coca-Cola mi fa schifo.
La bevanda chiamata Zup non l'ho mai bevuta, però il nome mi faceva ridere e mi è venuto in mente. Ah, ah, ah!
Il Chinotto mi piace e lo bevo delle volte.
Il Chinotto mi piace e lo bevo delle volte.
Parlando di termini utilizzati nel linguaggio, di solito sono sempre le donne ad utilizzare la parola “cafone”, non gli uomini. Io non l'ho mai usata in vita mia e le persone che conosco nella vita reale — aggiungo anche: con le quali ho parlato sul web e che ho letto lì sopra — che utilizzato questa parola, sono state quasi sempre delle donne, direi al 98%.
Amo essere prolisso e dotto, giocare delle volte a creare dei labirinti con le parole ed essere zelante in ciò che scrivo.
Il linguaggio aulico è nobile ed epico.
~ 1 0 R I B S & Λ L L / C Λ R R O T P O D P O D — P O D ~
Barzelletta — risata in fughetta:
«Salve.»
«Salve.»
«Che lavoro fa?»
«L'opinionista.»
«Ah, ah, ah! — Ah, ah, ah!»
«Che automobile possiede?»
«Un'auto elettrica.»
«Ah, ah, ah! — Ah, ah, ah!»
«È vaccinato, per caso?»
«Sì. Ho fatto la quinta dose da poco.»
«Ah, ah, ah! — Ah, ah, ah! Non ho bisogno di sapere altro.
Greetings.»
La moglie di Noè era incinta; le si erano rotte le acque.
Scaruffi darebbe come voto 4 su 10 pure ad Omero e alla sua monumentale ed inarrivabile Iliade — per me la più grande opera letteraria di sempre, insieme all'Apocalisse di Giovanni.
Di sicuro, l'ottavo giorno Dio creò Scaruffi e gli diede un bel 7,5 su 10, lasciando poi che egli desse liberamente un voto ad ogni cosa che componeva il creato: dalla Genesi e Adamo fino al Giudizio Universale, viaggiando nelle diverse ere sino alla fine dei tempi.
Ah, ah, ah! — Ah, ah, ah!
Scherzo. Grande, Piero, per scovato dei veri tesori musicali, alcuni veramente eccellenti e direi proprio unici nella storia della musica.
Per me la vita merita 100 e lode/10, nonostante io non sia d'accordo su tutto con Dio (come per esempio: la sorte degli animali dopo la loro morte), ed è bellissimo così. Perché? Perché il disaccordo e l'errore sono parte della perfezione, in modo da mostrarne tutta la sua magnificenza, in ogni forma che la compone.
Variare, emozionare, dare spettacolo, sondare la vita, conquistare e poi lasciare, sempre.
Beck's Bolero (1967), il titanismo di Jeff Beck elevato alla sua quintessenza. Questo capolavoro di brano Rock/Hard Rock strumentale — composto e registrato da Jeff Beck e da Jimmy Page nel 1966 — è uno dei miei preferiti in assoluto.
R.I.P. Jeff (1944—2023), uno dei più grandi e massimi chitarristi della storia, con uno stile unico, ineguagliabile ed inimitabile.
~ B E C K ' Σ B O L Ǝ R O ~
Non mi sono mai lasciato governare né guidare dai miei bisogni, bensì li comando, li sconfiggo e li ignoro anche delle volte, imponendomi su di essi o semplicemente ignorandoli, visto che io decido e guido la mia esistenza, sempre; altre volte, invece, mi sfido da solo e vinco, anche solo per puro divertimento e piacere — per esempio: una persona come me morirebbe pur di non mangiare più la carne, nemmeno se fosse l'unico cibo su questa Terra.
“Sì, io l'amo... la vittoria... più della mia stessa vita.” — Il generale George Smith Patton, per quanto mi riguarda l'Annibale Barca dei nostri giorni.
Il vero forte, lo stoico e il disciplinato va avanti fino alla fine e morirebbe pur di non tornare indietro nelle proprie decisioni; esso piega la natura al suo volere, a cominciare dal suo corpo e dall'essere, dominando su di essi.
Nella vita ciò che è fatto è fatto ed ogni cosa avviene sempre secondo un solo ed unico esito.
I se non spostano nemmeno un granello di sabbia e vengono portati via dal vento; questo perché ciò che conta è soltanto ciò che è stato (non ciò che sarebbe potuto essere), cioè ciò che sarebbe dovuto — non potuto — essere e che è avvenuto.
È inutile pensare a ciò che sarebbe potuto essere, piuttosto bisogna sempre concentrarsi sul presente e fare in modo che ciò che sarà sia come vogliamo noi.
Considero il pensiero, la ragione, la morale, la virtù e l'emozione i pilastri dell'essere. Tutto il resto è aria e polvere, esattamente come la materialità.
Come dice la Parola: tutto è vanità.
“«Vanità delle vanità», dice il Predicatore; «Vanità delle vanità; tutto è vanità».”
— ECCLESIASTE 1:2—3 —
Lode e gloria a Dio per avermi guidato alla Sua Parola e alla verità.
L'ateo è un piccolo uomo, molte volte ignorante, nichilista ed impaurito oltre che inorridito dal fatto che possa esistere un Dio Creatore e superiore ad esso, il quale è al di sopra di tutto e al quale deve rendere conto di ciò che ha compiuto in vita, senza alcuno scampo. Nella sua mente, l'ateo rifiuta in ogni modo tutto questo, continuando ad alimentare il proprio volgare, piccolo e sciocco dogma secondo cui la natura non avrebbe logica e si sarebbe creata da sola — come se questo fosse possibile... — per caso e dal puro caos, insieme a tutto ciò che esiste in essa e nella vita. E qui veniamo al nocciolo della questione: l'ateismo è pura ribellione e tradimento nei confronti della vita e di Colui che l'ha creata, Dio.
Dietro ad ogni cosa che esiste a questo mondo vi è una causa, un motivo; niente è venuto fuori dal nulla, senza alcuna causa che abbia dato vita a questo qualcosa e che l'abbia mosso, esattamente come niente si è creato da solo — come per esempio: il mio laptop, che è frutto di un pensiero, di una logica e di molti tentativi che nel tempo hanno portato alla creazione e allo sviluppo di questi dispositivi elettronici, proprio con l'uomo dietro, il loro creatore. Facciamo degli esempi: le opere letterarie, la musica, le opere pittoriche, le opere architettoniche, gli oggetti che utilizziamo nella vita di tutti i giorni e tutto il resto hanno avuto dei creatori dietro (artisti, musicisti, costruttori, pensatori, etc.); la stessa cosa vale per gli animali, le piante e persino gli uomini, che nascono tutti dal seme (un'origine e non il nulla ed il caos), non dal nulla. Nessuna forma di vita né alcun oggetto viene fuori dal nulla. Sarebbe pura follia pensare ad un qualcosa del genere, dato che è smentito dalla realtà. In tutto ciò vi è una logica, una decisione, una causa e un qualcosa di inoppugnabile che lo accomuna e che viene dimostrato dalla stessa esistenza nella quale viviamo, la quale ce lo dimostra proprio in tutto ciò che ci circonda.
La natura è intelligente, estremamente complessa e piena di logica, in ogni sua forma (dalla più grande alla più piccola), esattamente come l'uomo, il quale è estremamente complesso ed è dotato del pensiero razionale, avendo la capacità di pensare e di poter creare. Dunque che cos'è l'uomo in ciò che fa? Un creatore dotato di pensiero logico e razionale che dà vita alle proprie opere. Quindi, appurato e dimostrato questo, il fatto che ciò sia possibile dimostra in maniera inoppugnabile che l'esistere è il frutto di un progetto intelligente, della logica e non del caso e del caos (che non danno vita a niente), quindi di Dio, cioè proprio la logica, la quale è opposta al caso.
Sono estremamente felice di essere cambiato e di non essere più in tale modo — un ateo. Avrei preferito morire piuttosto che continuare ad esserlo.
L'ateismo, l'istinto ed il caso sono l'opposto della ragione, del pensiero e della logica. Essere atei, dunque, significa non pensare e negare ciò che l'esistenza stessa è: il frutto della logica e di un progetto intelligente.
Noi, come sempre, ne prenderemo atto; è tutta una questione di talento, emozione e tatto.
Gloria a DIO, l'Eterno che ogni cosa creò e manifestò, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
~ E C H O Ǝ Σ ~
~ Ho un tornado nel mio cuore; ho un oceano nella mia anima ~
~ P Λ T H O Σ ~
© Kasus Pathos, 2023.
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